Aneddoti poco conosciuti del Futurismo
Ecco alcuni aneddoti poco noti e testi interessanti sul Futurismo
Il Futurismo non si limitò a influenzare l’arte, ma ebbe ripercussioni su vari aspetti della vita, tra cui la cucina. Marinetti, con il “Manifesto della cucina futurista”, propose piatti come il “Pollofiat”, in cui forma e sapore dovevano stimolare i sensi, rompendo con le tradizioni alimentari. Si suggeriva di abolire la pasta, ritenuta troppo pesante e inadatta a uno stile di vita moderno e dinamico.
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Luigi Russolo fu uno dei primi a considerare i suoni della vita urbana come arte, esprimendosi nel manifesto “L’arte dei rumori”. Gli “intonarumori”, strumenti da lui inventati, replicavano suoni come esplosioni, fischi e ronzii, ponendo le basi per la musica sperimentale e anticipando le avanguardie musicali del XX secolo, come la musica concreta ed elettronica. Per Russolo, i rumori della modernità dovevano entrare a far parte del linguaggio artistico.
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L’Aeropittura, sviluppata negli anni ’30, incarnava la passione dei futuristi per il volo e l’innovazione tecnologica. Artisti come Tullio Crali esploravano la visione aerea, creando opere che catturavano la sensazione di velocità e l’emozione del volo. Questi dipinti evocavano prospettive dinamiche e angolazioni inusuali, amplificando il senso di movimento e innovazione tecnologica.
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Il Futurismo ebbe una forte connessione politica con il fascismo, abbracciato da Marinetti e altri artisti. Essi vedevano nel fascismo un movimento che esaltava la modernità, la velocità e la forza, valori che riflettevano il loro stesso credo artistico. Marinetti, che sosteneva la guerra come “sola igiene del mondo”, trovò nel fascismo un veicolo per promuovere l’idea di un’Italia potente e dinamica.
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Nonostante alcune similitudini con il Cubismo, il Futurismo si distinse per il suo dinamismo. Marinetti criticava i cubisti per la loro rappresentazione statica della realtà, mentre i futuristi cercavano di catturare il movimento e l’energia della vita moderna. La rivalità tra i due movimenti era evidente nelle continue critiche reciproche, con i futuristi che si presentavano come i veri interpreti della modernità.