Arte in Bilico: sfide del mercato nel 2024
Il 2024 è stato un anno complesso e di transizione per il mercato dell’arte globale, caratterizzato da una combinazione di sfide economiche, incertezze geopolitiche e cambiamenti nel comportamento dei collezionisti. Dopo il boom post-pandemico del 2021-2022, che aveva portato a livelli di vendita record, il mercato ha iniziato a raffreddarsi già nel 2023, e questa tendenza è proseguita nel 2024.
Contrazione del Mercato delle Aste
Le principali case d’asta, come Christie’s, Sotheby’s e Phillips, hanno registrato un calo significativo delle vendite. Nel primo semestre del 2024, il fatturato globale delle aste è diminuito di circa il 30% rispetto allo stesso periodo del 2023, un segnale evidente di una maggiore cautela da parte dei collezionisti e di una riduzione dell’offerta di lotti di alta qualità. Questo declino è attribuibile, in parte, alla riduzione delle “Single Owner Collections” che avevano contribuito ai risultati straordinari degli anni precedenti.
Tendenze Regionali e Segmenti di Mercato
Geograficamente, gli Stati Uniti mantengono la loro posizione dominante, ma anche qui si è registrata una contrazione del mercato. La Cina, nonostante la crescita del 4% rispetto al 2023, ha visto una diminuzione del suo peso relativo nel mercato globale delle aste, passando dal 35% al 33%. Il Regno Unito e la Francia hanno subito flessioni simili, con riduzioni rispettivamente del 15% e dell’11% nel fatturato delle aste.
Evoluzione della Domanda e Nuovi Acquirenti
Nonostante la flessione generale, alcuni segmenti hanno mostrato segni di vitalità. La domanda di opere d’arte ultra-contemporanea, in particolare da parte di collezionisti più giovani, è rimasta robusta. Le generazioni Millennial e Gen Z hanno continuato a trainare la domanda di artisti emergenti e di beni di lusso, anche se con un approccio più selettivo rispetto agli anni passati.
Fattori Macroeconomici e Prospettive Future
Le tensioni economiche e geopolitiche hanno esercitato una pressione significativa sul mercato. Tuttavia, alcuni analisti ritengono che una possibile riduzione dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve potrebbe stimolare una ripresa della spesa per asset non finanziari, come l’arte, nella seconda metà dell’anno.